Arkadia Hekmatyar

~Hay Sadeki

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    Carta Di Identità
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    ¬ Nome: Arkadia
    ¬ Cognome: Hekmatyar
    ¬ Sopranome:Al momento nessuno.
    ¬ Grado: Nessuno.
    ¬ E: 23
    ¬ Livello: 1
    ¬ HP: 15
    ¬ Attacco: 6 ( 3 +3 )
    ¬ Difesa: 3 ( 0 +3 )
    ¬ Velocità: 1
    ¬ Stile: Kuroashi
    ¬ Energia: Bianca
    ¬ SA:3
    ¬ Haki:Nessuno
    ¬ Arma:Scarpe con punta in ferro*
    ¬ Armatura://
    ¬ Accessori: Anello di fidanzamento (+3 Att +3 Dif)
    ¬ Oggetti://
    ¬ Exp: 5
    ¬ Berry:15.000.000 B



    ¬ Background:
    Quella notte non era riuscita a chiudere occhio e se ne stava a sedere sul letto mentre si teneva stretta sulle spalle la giacca di Kail Hekmatyar recante il simbolo della Marina stampato nella stoffa dietro la schiena: era passata una settimana dalla sua scomparsa e ancora non riusciva ad accertarla, era qualcosa più forte di lei e anche se non lo avrebbe mai ammesso a se stessa, quel vecchio bastardo borioso le mancava.
    La ragazza dai lunghi e candidi capelli si lasciò andare ai ricordi di una vita, lasciò che i suoi pensieri fluissero senza fermarli: aveva bisogno di fare chiarezza nella sua mente confusa, e decidere che cosa sarebbe stata la sua vita adesso che il suo unico faro si era spento.
    Partendo proprio dal vecchio Marine, Arkadia viaggiò molti anni addietro alla prima volta in cui lo incontrò, quando aveva appena nove anni e lui era ancora membro della Marina Militare.
    Ricordò quel giorno così bene che poteva riuscire a focalizzare nella sua mente anche i minimi particolari… sebbene non quelli più importanti come i volti dei suoi due genitori biologici.
    Chiuse gli occhi e dalla sua stanza buia si ritrovò catapultata su di una nave, in un'altra stanza scura illuminata da fioche lampade per non permettere al sole di bruciare la sua pelle.
    Sua madre e suo padre le avevano dato tutto l'amore che una giovane coppia poteva dare al proprio figlio ma non potevano dirsi uguali a mille altri genitori: loro erano pirati, e quando lei nacque non avevano abbandonato quella vita.
    Si ricordava di aver passato dei giorni incredibilmente felici, assaporando il gusto della libertà.
    Se si focalizzava su quel ricordo, poteva ancora sentire le risate di sua madre che vennero quasi subito soffocate da un ricordo ancora più lucido che portava con sé il rombo di cannoni e il boato di tremende esplosioni.
    Lei era lì, quel giorno, terrorizzata e chiusa nella sua camera con sua madre che la stringeva a sé, mentre fuori da quella porta poteva udire ancora gli spari, le grida e altri spari.
    Ricordò sua madre che con le lacrime agli occhi le metteva tra le mani un coltello ma a quel tempo Arkadia non sapeva maneggiare armi, mai gliene avevano data una in mano… avrebbe voluto fermare sua madre e chiederle cosa avrebbe dovuto fare… o forse lo aveva fatto … ma ella non si voltò, aprì la porta e fu ingoiata dalla luce bianca del giorno.
    Quella fu l'ultima volta che la vide.
    Arkadia riaprì gli occhi e quel silenzio che incombeva nella casa adesso lei lo paragonò alla stessa cupa quiete che in un attimo calò su quella nave.
    Fu poco dopo che in quella pace irreale qualcuno aprì la porta e da quella luce emerse qualcosa di diverso dalla figura della bella donna: entrò un uomo, grande, alto e possente.
    Quella fu la prima volta in cui lo vide, Kail Hekmatyar, con quegli occhi pregni di una spietata crudeltà.
    A ripensarci adesso si dette della stupida per aver pensato che fosse un mostro ma era logico che quel volto corrugato dall'età e dalle cicatrici non poteva che aver prodotto nella mente di una bambina di nove anni un simile pensiero.
    Dietro di lui altri uomini coprirono la luce che entrava nella stanza, formando un muro impenetrabile e Arkadia non ricordò bene cosa uno di loro disse al vecchio, era un ricordo troppo lontano ma giurò che suonasse come: ' lei è l'ultima'.
    Fu la prima volta che alzò un'arma contro qualcuno, e non sapeva perché ma in quel momento il terrore e la rabbia avevano prosciugato le sue lacrime e avevano soffocato la sua disperazione, nonostante la sua piccola mente aveva compreso che i suoi genitori non sarebbero tornata a prenderla.
    Nel presente Arkadia si strinse ancora più a sé la giacca di Kail e si disse che forse il motivo per cui non aveva avuto mai paura in tutti quegli anni era perché quel giorno ne aveva avuta così tanta che tutto il resto era una bazzecola.
    Ricordò ancora i passi di quel vecchio venire verso di lei.
    Nonostante la piccola si fosse messa con le spalle al muro, tremante, Kail Hekmatyar era rimasto sorpreso, oh sì questo lo ricordava bene: aveva notato qualcosa in lei che non avrebbe mai pensato che una ragazzina potesse avere.
    Gli occhi azzurri di lei, e quell'espressione che aveva avuto in volto erano paragonabili a quelli di una bestia feroce oramai circondata e pronta a combattere con tutta sé stessa per la sopravvivenza: perché in fondo a questo aveva pensato, non ai propri genitori, non alla vendetta, non alla disperazione, ma alla sopravvivenza.
    A quell'istinto primordiale che si cela dentro ogni essere umano.
    E fu proprio questo istinto che si gettò con tutte le sue forze contro di lui che restava a fissarla con le braccia incrociate.
    Non ricordava bene come ma si ritrovò ben presto a terra, disarmata mentre quella figura imponente torreggiava sopra di lei tenendola ancorata al suolo con un piede sullo sterno.
    Si ricordò ancora quella pressione, si ricordò di avere avuto così tanto terrore che riuscì di nuovo a percepirlo a così tanti anni di distanza.
    Arkadia ancora non riusciva a spiegarsi che cosa egli avesse avuto in mente in quegli istanti: se avesse avuto pietà di lei o avesse voluto farla vivere perché avesse visto un potenziale o ancora avesse visto in lei un degno successore che potesse seguire le sue orme, purtroppo non glielo aveva mai chiesto.
    In fondo appartenevano a due mondi diversi, lui un membro anziano della Marina e lei figlia di pirati, no ancora non riusciva a spiegarselo ma una cosa era certa e che Arkadia gli doveva la vita, anzi, gli doveva tutto.
    Se lei era lì a pensare a lui così tanto da sentire la sua mancanza allora si poteva comprendere quanto quell'uomo aveva lasciato in lei.
    Fu lui quel giorno ad aprire la bocca per primo e quelle parole non se le sarebbe mai dimenticate, perché divennero il motivo per cui per molti anni aveva vissuto.
    " Mi odi? E' giusto, se questo è ciò che provi. Vuoi uccidermi? Sei troppo debole per poter tentare di battermi. Tu hai fegato. … Ragazzina, vuoi morire? O vuoi diventare più forte? … " si ricordò ogni esatta parola e a quel tempo la sua piccola mente si era data da fare per realizzare quello che egli le aveva appena detto e quello che le aveva proposto.
    Arkadia ricordò perfettamente che Kail, senza aggiungere altro, si era diretto verso la porta e una volta sulla soglia, inondato da quella luce così forte, lui l'aveva guardata.
    " Seguimi. " una semplice parola che ancora adesso riecheggiava nella sua mente, una semplice parola che avrebbe segnato la sua vita e l'avrebbe cambiata per sempre.
    Il resto fu soltanto la consapevolezza di essere rimasta sola e quel simbolo che Kail portava dietro la schiena fosse l'unica sua ancora di salvezza.
    E Kail Hekmatyar mantenne la sua promessa: dopo essersi ritirato dal servizio la portò con sé e iniziò ad addestrarla senza pietà o privilegi nella sua stessa arte.
    Giorno dopo giorno, ora dopo ora, sotto il sole cocente o nel giorno più freddo, lui riuscì a temprare la sua forza e il suo spirito e a renderla abile nel combattimento corpo a corpo senza l'uso delle mani ma solo delle gambe.
    Ella apprendeva tutto, testarda e determinata riusciva sempre a rialzarsi nonostante le batoste subite, ed era così maledettamente felice di farlo che ogni giorno in mille modi tentava di porre fine alla vita del vecchio con un sorriso sulle labbra e ogni volta che questi suoi tentativi risultarono vani le era sempre felice di poter il giorno dopo ritentare.
    Lentamente imparò molto da Kail, non solo per il combattimento ma anche in valori e più gli anni passavano e più quella figura che le aveva portato via tutto riuscì lentamente a prendere il posto dei suoi veri genitori.
    E fu così che il suo obiettivo nella sua vita cambiò all'età di diciotto anni e virò dal porre fine alla sua esistenza a poterlo un giorno superare in bravura affinché egli potesse sentirsi orgoglioso di lei.
    Quando la vecchiaia lo portò via, Arkadia vide il suo mondo crollare sotto i suoi piedi e ricordò che egli prima di spirare le aveva detto che quegli anni passati assieme erano stati i più belli della sua vita e che era orgoglioso di lei e quello che disse dopo si impresse nel cuore della ragazza con una forza spaventosa: '' dopotutto ti ho cresciuto bene. Figlia, vivi con forza. ''
    Fu la prima volta dopo tanti anni che lei non riuscì a trattenere le lacrime.
    A lui doveva tutto, la vita e quello che era, come era cambiata e come era diventata forte, solo a lui, a quell'uomo che a tutti gli effetti era stato un padre per lei.
    Strinse ancora di più a se la giacca di Kail e ne annusò ancora quello strano profumo che si metteva, e che era l'unico modo per poterlo individuare quando doveva combattere contro di lui, bendata.
    A quel punto doveva fare una scelta, seguire il suo sangue o seguire le orme del padre adottivo e arrivare più in alto di lui.
    Le poche cose che aveva erano già state messe nella sua valigia e aveva già venduto casa: il vecchio le aveva lasciato dei beni materiali che aveva rivenduto per la partenza da casa.
    In quel buio Arkadia comprese che adesso toccava a lei soltanto prendere in mano la sua vita
    I dubbi non la lasciarono dormire quella notte, ma il giorno dopo sapeva con certezza dove sarebbe andata, perché aveva scelto la sua strada: aveva preso tutto l'occorrente e con la giacca di Kail sulle spalle, pochi altri oggetti personali, tacchi a spillo e i documenti che attestavano il suo riconoscimento come figlia di Hekmatyar, ella si preparò per il lungo viaggio.
    Un sorrisetto si colorò pensando al vecchio bastardo e alla scelta che aveva compiuto, scherzò sul fatto che fosse stato un piano ben architettato da lui ma in fondo lei sapeva che erano nient'altro che il suo spirito e il suo cuore che la portavano a compiere il viaggio per arruolarsi in marina.



    ¬ Aspetto Fisico:
    Alta 1,80 possiede una figura slanciata e forme prosperose sebbene il suo punto di forza siano le gambe lunghe e gentilmente scolpite da una muscolatura a dir poco perfetta per la sua persona.
    Di una bellezza misteriosa che non teme di usare come propria qualità.
    Fin da piccola ha dovuto lottare con l'albinismo che l'aveva resa sensibilissima alla luce solare: sebbene ad oggi - in seguito all'addestramento ricevuto - sia riuscita in qualche modo ad innalzare la sua resistenza non può comunque esporre la vista e la sua pelle al sole battente per lunghi periodi di tempo se non con le dovute precauzioni.
    A causa dell'albinismo Arkadia possiede occhi azzurro ghiaccio, capelli lunghi che scendono su tutta la schiena di un colore avorio (non proprio bianchi) e pelle molto pallida.
    Per il resto, non ha allergie né intolleranze ed è sana come un pesce.
    Tiene molto alle sue mani affusolate e in modo particolare alle sue unghie di media lunghezza curate maniacalmente ma mai smaltate.
    Infine possiamo aggiungere che ci sono tre cose di cui Arkadia non può fare a meno.
    La prima, quella più importante: la giacca del vecchio Marine che le ha cambiato la vita, -lunga e grande il doppio di lei - che porta e sfoggia con orgoglio e che mai si toglie.
    E' gelosa di tale oggetto tanto che lo tiene come se fosse la cosa più preziosa che possiede perché in effetti è così.
    Non è solo un ricordo è qualcosa di cui non può fare a meno di avere, per lei ha la stessa valenza di un'armatura completa per un cavaliere: con essa addosso o sulle spalle si sente capace di poter andare lontano, sentirsi protetta e combattere con tutte le sue forze per raggiungere i propri scopi.
    La seconda è l'inseparabile lima per unghie che porta dovunque e che usa quasi sempre alla stregua di un potente anti-stress.
    La terza cosa sono i tacchi dalla quale non osa pensare di uscire senza anche perché crede che siano un'arma potente di seduzione e di distruzione.


    ¬ Aspetto Psicologico:
    Seducente e misteriosa: pensano a questo la maggior parte delle persone che la incontra per strada specialmente del sesso opposto al suo.
    Il fatto di pensarlo anche lei la induce a fare delle sue caratteristiche fisiche un buono sfoggio e anche, se così si può dire, un'arma di distrazione di massa: d'altronde lei più di tutti sa che ciò che possiede può essere sfruttato in situazioni che possono richiederlo.
    Sì, subdola potrebbe essere un buon punto di partenza per analizzare il suo carattere.
    E' una ragazza determinata che teme la solitudine più di ogni altra cosa al mondo, orgogliosa e spesso piena di sé: non ama molto che qualcuno le metta i piedi in testa e a causa di questo spesso se ne esce fuori con risposte a tono, molto spesso sarcastiche, mostrando la parte più arrogante del proprio ego.
    Non è una ragazza come le altre, ha fegato da vendere e grandi scopi per la testa e sono proprio questi a renderla particolarmente testarda e si può star certi che chiunque osi mettersi sulla sua strada lei gli terrà testa finché non ne uscirà vincitrice.
    Odia perdere o ammettere la sconfitta, odia chiunque non abbia una spina dorsale.
    Nonostante possa sembrare una ragazza tutta d'un pezzo e un pericolo pubblico nonché un'insubordinata senza speranza ella possiede grandi valori che il vecchio Marine le ha insegnato e che si porta dentro come marchi a fuoco, inoltre se presa per il verso giusto potrebbe rivelarsi non solo una grande alleata ma una fedele compagna.
    Sebbene non ami mostrare la parte più fragile di lei, Arkadia resta pur sempre una ragazza con le sue preoccupazioni e le sue debolezze ma non sopporta che qualcun altro possa riuscire a scorgerle per cui molto spesso si trova a doverle nascondere e a tenerle dentro di sé.


    ¬ Arma: Scarpe con punta in ferro*

    Qui dentro si potrà inserire l'immagine dell'arma con le sue caratteristiche ovviamente se ne ha.



    ¬ Tecniche Kuroashi :
    - Nome tecnica: GIGOT
    - Energia: Bianca
    - Danno: 11HP + ATT+ stella scarpa/stivale
    - Costo SA:1 SA
    - Descrizione Tecnica: Potente colpo dato ad un nemico utilizzando le gambe. Correndo verso il nemico, si sferra un calcio a rientrare alle ginocchia; l'avversario o viene lanciato in aria o di conseguenza è sbattuto per terra.


    ¬ Rokushiki

    Qui l'elenco delle tecniche apprese



    Frutto Del Diavolo
    ~ Nome: //
    ~ Nome Originale: //
    ~ Tipologia: //
    ~ Descrizione: //





    ¬ Parametri con Haki: *
    - Haki: 0
    - Turni: 0
    - HP: 0
    - Attacco: 0
    - Difesa: 0
    - Poteri con Haki: nessuno




    Nave e Ciurma
    ~ Nome ciurma:NESSUNA
    ~ Immagine Jolly Roger:
    ~ Tipo:
    ~ HP :
    ~ Difesa:
    ~ Slot:
    ~ Cannoni:
    ~ Capienza :
    ~ Velocità :
    ~ Manovrabilità :

    ¬ Ciruma:

    Ufficiali:


    - Nome:
    - Livello:
    - PNG:
    - Frutto:
    - Stle:
    - Abilità:


    Pirati:


    - N°: 0

    - Livello Fantastico (liv 5):
    - Livello Ottimo(liv4):
    - Livello Buono(liv3):
    - Livello Sufficiente(liv2):
    - Livello Insufficiente(liv1):



    ¬ Diario:

    I. Addestramento Ufficiale Arkadia [+3exp / in corso]





    Edited by ~Hay Sadeki - 17/3/2015, 14:23
     
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    CRONOLOGIA MODIFICHE


    •7/1/2014, 22:29 - Aggiunto link prima quest

    •13/1/2014, 15:35 - Aggiunti 2EXP {REGALO NATALIZIO RIUNIONE 08/01/2014}

    •20/3/2014, 21:20 - Aggiunto 1EXP {Addestramento Arka}

    • 7/5/2014, 23:14 - Aggiunto 10.000.000 di Berry {premi Asta} / Anello +3 Att +3 Dif

    • 24/6/2014, 23:14 - Aggiunti 5.000.000 di Berry {premio evento Pasqua 2014}

    • 17/3/2015, 14:23 - Aggiunt1 2EXP {Addestramento Arka}

    { Conteggio post per DIAMOND CARD }

    ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
    ~ ~ ~ ~ ~ ~ ◊ ◊ ◊ ◊






    Edited by ~Hay Sadeki - 27/5/2015, 00:42
     
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    REGALO NATALIZIO RIUNIONE 08/01/2013

    Estratto numero 2: EXP pari al doppio del livello.

    Arkadia: +2 EXP.

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    Aggiungiti 10.000.000 di Berry dei premi Asta

    Aggiungi inoltre Anello +3 Att +3 Dif

    Edited by Enawa - 7/5/2014, 21:28
     
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